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Nel 2011 Gabriele Rinaldi, Direttore dell'Orto botanico L. Rota di Bergamo, socio dell'ateneo, propone una sfida: nella Valle d'Astino una porzione di terreno andrà all'Orto botanico, per ampliarlo e riqualificare i terreni circostanti e l'antico complesso monastico. Da sempre l'ateneo si occupa di storia, valori, significato dei luoghi e della cittadinanza in rapporto ai luoghi. Si coinvolge la delegazione cittadina del FAI. Ateneo, FAI, Orto botanico si impegnano per il destino di Astino, con un titolo che è insieme metafora e simbolo: "FUTURO.BG". Fa eco il Presidente della MIA, Giuseppe Pezzoni, che confida un sogno: restituire alla città un recupero parziale di Astino per il 2015, anno del 750° compleanno della MIA e dell'EXPO.